Il dolore all’anca ti impedisce di vivere la tua vita? Scopri quando è il momento di intervenire

Il dolore all’anca può essere un ostacolo significativo nella vita di tutti i giorni. Difficoltà a camminare, rigidità mattutina, dolore all’inguine che si irradia fino al ginocchio: questi sono solo alcuni dei sintomi che possono limitare la mobilità e ridurre la qualità della vita.

Ma quando è il momento di intervenire? 

Esistono opzioni efficaci per evitare che il problema peggiori? 

In questo articolo scoprirai i segnali da non sottovalutare e le migliori terapie per il dolore all’anca, dalle cure conservative fino all’intervento chirurgico.

Quando il dolore all’anca diventa un campanello d’allarme?

Non tutti i fastidi all’anca richiedono un intervento immediato. Tuttavia, alcuni sintomi indicano che la situazione sta peggiorando e che è necessario rivolgersi a uno specialista:

  1. Dolore persistente – Se il dolore dura da settimane o mesi senza migliorare, è il segnale che qualcosa non va.
  2. Rigidità e perdita di mobilità – Se fai fatica a piegarti, ad allacciarti le scarpe o a salire le scale, potrebbe essere presente un problema articolare.
  3. Dolore notturno – Il dolore che disturba il sonno è spesso un segnale di infiammazione avanzata.
  4. Scrosci articolari o sensazione di blocco – Se senti rumori o scatti nell’anca quando ti muovi, potrebbe esserci un danno alla cartilagine, anche di grado avanzato.
  5. Dolore che si irradia fino al ginocchio o alla schiena – L’anca è un’articolazione centrale del corpo e quando è compromessa, può causare dolore anche in altre aree.

Se riconosci uno o più di questi segnali, è il momento di consultare un ortopedico specializzato.

Le principali cause del dolore all’anca

Il dolore all’anca può avere diverse origini, ma una delle più comuni è l’artrosi dell’anca (coxartrosi). Questa patologia colpisce la cartilagine articolare, causando dolore e limitazione nei movimenti.

Oltre all’artrosi, esistono altre cause come:

  • Conflitto femoro-acetabolare – Un’alterazione ossea che provoca contatto anomalo tra femore e acetabolo, causando dolore nei giovani adulti.
  • Necrosi avascolare – Una riduzione del flusso sanguigno all’osso che porta alla morte del tessuto osseo.
  • Displasia dell’anca – Un’anomalia congenita che predispone a un’usura precoce dell’articolazione.
  • Tendiniti, tendinopatie e borsiti – Infiammazioni che possono causare dolore localizzato, soprattutto nei soggetti sportivi, ma anche negli adulti-anziani.

Identificare la causa del dolore è fondamentale per scegliere la terapia più adatta.

Terapie per il dolore all’anca: approcci conservativi e chirurgici

1. Terapie conservative: quando si può evitare l’intervento

Nelle fasi iniziali della malattia o nei casi meno gravi, è possibile gestire il dolore con trattamenti non invasivi:

  • Fisioterapia mirata – Rinforzare i muscoli dell’anca aiuta a stabilizzare l’articolazione e ridurre il dolore.
  • Terapie infiltrative – Iniezioni di acido ialuronico, corticosteroidi o PRP (plasma ricco di piastrine) per ridurre infiammazione e dolore.
  • Farmaci antidolorifici e antinfiammatori – Utili per il controllo dei sintomi, ma da assumere con moderazione per evitare effetti collaterali.
  • Perdita di peso e modifica dello stile di vita – Diminuire il carico sull’anca riduce la progressione dell’artrosi.

Se il dolore è ancora gestibile, queste terapie possono ritardare la necessità di un intervento.

2. Quando è necessario l’intervento all’anca?

Quando il dolore diventa invalidante e i trattamenti conservativi non sono più efficaci, si valuta la chirurgia.

L’intervento di protesi d’anca è oggi una delle operazioni più sicure ed efficaci in ortopedia. Grazie alle tecniche mininvasive, i tempi di recupero sono più rapidi e il rischio di complicanze è ridotto.

Le opzioni chirurgiche includono:

  • Protesi totale d’anca – Sostituzione completa dell’articolazione con un impianto artificiale, ideale per l’artrosi avanzata, la necrosi e la displasia conclamate.
  • Interventi di rimodellamento osseo e osteotomie – Indicati per pazienti giovani o molto giovani con conflitto femoro-acetabolare o displasia.

Dopo l’intervento di protesi, il paziente può tornare a camminare in pochi giorni e riprendere una vita attiva senza dolore.

Non aspettare che il dolore all’anca peggiori

Se il dolore all’anca sta compromettendo la tua quotidianità, non ignorarlo. Un consulto tempestivo con uno specialista può fare la differenza tra un approccio  conservativo e la necessità di un intervento.

Oggi, grazie ai progressi nella chirurgia ortopedica, è possibile affrontare il dolore e ritrovare la libertà di movimento. Se hai sintomi persistenti, contatta un ortopedico esperto per una valutazione personalizzata.

Prenota una visita per scoprire la soluzione più adatta a te: chiama o scrivi su WhatsApp al 379 12 89 340, oppure mandami una mail a info@roccodapolito.it

Dove visito?

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Dott. Rocco D’Apolito 

Specialista in chirurgia protesica e trattamenti conservativi dell’anca.

Nr. Ordine dei Medici della Provincia di Salerno: 9967

Partita Iva: 05509690656



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